Spello, laboratori e cinema nei musei di Athena Promakos

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Proposte culturali per tutti a Spello, nella gestione museale di Athena Promakos per questa fine anno 2023. Per la ‘Domenica al Museo’ alla Pinacoteca Civica e Diocesana prenderà vita alle 10.30 del 10 dicembre un ‘Laboratorio di iconografia svelata’, per scoprire qualcosa in più sulla figura femminile più rappresentata e più importante della religiosità cristiana, proprio in prossimità della festa della Madonna. Sarà un laboratorio piuttosto giocoso per scoprire i significati nascosti che si celano dietro le opere d’arte raccolte nella suggestiva Pinacoteca della città, studiato per stuzzicare la curiosità di grandi e piccini.

Intanto prosegue nella Villa dei Mosaici, in Via Paolina Schicchi Fagotti 7, la rassegna ‘Eventi cinematografici’, nata da una collaborazione tra Villa di Mosaici e Cineclub Astr/azioni di Foligno, promossa proprio da Athena PromaKos. Iniziata lo scorso venerdì 17 novembre con la proiezione del film ‘Ebbro di donne e di pittura’ di Im Kwon-Taek (Corea del sud 2002) i prossimi due appuntamenti saranno venerdì 29 dicembre con ‘My Architect. Alla ricerca di Louis Kahn (Usa 2023) e venerdì 19 gennaio con ‘L’arca russa’ di Aleksandr Sokurov (Russia 2002).

L’iniziativa fa parte del ricco pacchetto di proposte del consorzio Athena PromaKos, ’Autunno al museo’, che propone anche incontri letterari, in collaborazione con la Biblioteca Prampolini di Spello, o appuntamenti curiosi come quello dello scorso 26 novembre intitolato ‘Scheletri nell’armadio. Le feste autunnali dei morti tra antico e moderno’. Gli operatori dell’Athena, infatti, hanno condotto un laboratorio didattico e manuale per bambini alla scoperta, nel mese del ricordo dei defunti, del ‘Larva convivialis’, piccolo scheletro snodabile, generalmente realizzato in bronzo o in argento, che aveva la funzione di “memento mori” (ricordati che devi morire), classico monito portato dalla filosofia epicurea nel I sec. d.C., che andava molto di moda nelle classi alte della società romana ed era portato a tavola dalla servitù, dopo che i commensali si erano sollazzati con pietanze strepitose, e che fungeva da monito alla brevità e caducità della vita e invitava a godere dei piaceri terreni.

Maria Vittoria Grotteschi

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